11 giugno 2009

Aspettando la neve all'Avana, Carlos Eire


"Il mondo era cambiato mentre dormivo e, con mia grande sorpresa, nessuno mi aveva consultato."

Iniziano così, dall'età di otto anni, i ricordi d'infanzia di Carlos, nato a Cuba da una famiglia benestante, per la quale non c'era posto nella società ideale progettata dal Lìder Màximo, e costretto a trasferirsi negli Stati Uniti (insieme a 14.000 bambini, tutti separati dai loro genitori), potendo portare con sé solo i suoi pensieri.

Da cacciatore di lucertole a spic, lavorando di giorno per poter studiare di notte.
Senza riuscire a smettere di sognare il mare azzurro di Cuba.

"Questa non è un'opera di fantasia.
Ma l'autore vorrebbe che lo fosse."

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