4 gennaio 2010

La strada delle croci, Jeffery Deaver

Leggere Deaver - ma sarebbe stato lo stesso con qualsiasi altro scrittore americano - dopo Eco è un po' come togliersi un abito da sera e delle scarpe tacco dodici per indossare un pigiama e delle pantofole: la differenza di stile è abissale ma la lettura è decisamente più veloce, nonostante il romanzo si componga di quasi 500 pagine.


La rapidità nel consumare questo romanzo è data anche dall'abilità con cui sono stati disposti i colpi di scena, che ne fanno un thriller-poliziesco da leggere tutto d'un fiato come se fosse un film che ti tiene sveglio finché non scopri come va a finire.

Assomiglia ad un film anche la struttura della narrazione ma la storia è imbevuta qua e là di continui riferimenti multimediali a blog, siti e social network che l'autore stesso invita a visitare.

Una storia scritta da un ex avvocato. Questo forse spiega molte cose.

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